Sul "Resto del Carlino" e "La Nuova Ferrara" del 05/08/2007 edizione di FERRARA sono apparsi i seguenti articoli:
Il Resto del Carlino
I SINDACATI dei Vigili del Fuoco RdB Pubblico Impiego e Csa Aziende hanno deciso di sospendere le relazioni industriali con il Comando Provinciale per protestare contro l'indifferenza che continua a gravare nella vicenda che ha visto coinvolto Marco Galan in un gravissimo incidente sul lavoro.
Le organizzazioni sindacali hanno comunicato la loro decisione al Comando, sospendendo la loro partecipazione alle riunioni per la contrattazione territoriale.
«Questa grave decisione - si legge in un comunicato diffuso ieri dal Coordinamento Provinciale - è originata dal disappunto per il comportamento tenuto dal Comando Provinciale di Ferrara riguardo al grave incidente che ha coinvolto il nostro collega Marco Galan. In un momento in cui quotidianamente i mass media ci informano di gravi incidenti sul lavoro e sulle prese di posizione degli Organi istituzionali dello Stato tese ad adottare provvedimenti per prevenirli, non è più tollerabile che la nostra Amministrazione non abbia compiuto alcun passo per avviare gli iter burocratici per ottenere alla famiglia i sostegni economici necessari per far fronte alle esigenze di cui Marco ha e avrà bisogno».
«Dalle istituzioni e dal Comando in particolare - prosegue la nota sindacale - è mancato financo il sostegno morale, indispensabile in situazioni di questo tipo. Sostegno che non è mancato dai tanti amici, conoscenti e colleghi, che hanno costituito il comitato 'Amici di Marco Galan' che ha avuto il merito di ridestare l'attenzione su una vicenda che stava per essere dimenticata».
Il sindacato auspica che la decisione adottata aiuti a vincere «la scarsa attenzione e l'inerzia che le istituzioni preposte hanno dimostrato sino ad ora. Inerzia che aveva contraddistinto il Comando riguardo gli accorgimenti da adottare in materia di sicurezza sul luogo di lavoro fino alla nota inviata da queste organizzazioni sindacali congiuntamente alla Uil in data 20 ottobre 2006 e accolta in modo parziale e insoddisfacente, rifiutando, come veniva chiesto, di attivare per il carico e lo scarico delle merci all'interno della caserma l'accesso carraio gia esistente in prossimità dei magazzini e dei laboratori».
A seguito dell'incidente i lavoratori del Comando hanno provveduto ad indicare i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza come previsto dalla legge 626, «ai quali - affermano i sindacati - il Comando avrebbe dovuto fornire adeguata formazione e coinvolgimento nelle decisioni riguardanti la sicurezza sul lavoro. Ciò non è avvenuto e due rappresentanti su tre hanno rassegnato le dimissioni».
La Nuova Ferrara
Si acuiscono le tensioni all'interno del corpo dei vigili del fuoco, mobilitati per la solidarietà al collega Marco Galan, in coma da un anno per le conseguenze di un infortunio sul lavoro. Le Rdb e Csa dei vigili del fuoco ora annunciano, per protesta contro l'atteggiamento tenuto sulla questione dal comando provinciale, la sospensione delle relazioni sindacali per la contrattazione territoriale.
«Questa grave decisione è originata dal disappunto per il comportamento tenuto dal Comando Provinciale di Ferrara riguardo al grave incidente che ha coinvolto il nostro collega Marco Galan - scrivono i sindacati - In un momento in cui quotidianamente i mass media ci informano di gravi incidenti sul lavoro e sulle prese di posizione degli organi istituzionali dello Stato tese ad adottare provvedimenti per prevenirli, non è più tollerabile che la nostra amministrazione non abbia compiuto alcun passo per avviare gli iter burocratici per ottenere alla famiglia i sostegni economici necessari per far fronte alle esigenze di cui Marco ha e avrà bisogno. Dalle istituzioni e dal comando in particolare è mancato financo il sostegno morale, indispensabile in situazioni di questo tipo. Sostegno che non è mancato dai tanti amici, conoscenti e colleghi, che hanno costituito il comitato "Amici di Marco Galan" che ha avuto il merito di ridestare l'attenzione su una vicenda che stava per essere dimenticata. Auspichiamo che ciò aiuti a vincere la scarsa attenzione e l'inerzia che le istituzioni preposte hanno dimostrato sino ad ora».
«Inerzia - proseguono i sindacati - che aveva contraddistinto il comando riguardo gli accorgimenti da adottare in materia di sicurezza sul luogo di lavoro fino alla nota inviata da queste organizzazioni sindacali congiuntamente alla Uil in data 20 ottobre 2006 e accolta in modo parziale e insoddisfacente, rifiutando, come veniva chiesto, di attivare per il carico e lo scarico delle merci all'interno della caserma l'accesso carraio gia esistente in prossimità dei magazzini e dei laboratori». «A seguito dell'incidente - conclude la nota sindacale - i lavoratori del comando hanno provveduto ad indicare i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza come previsto dalla legge 626, ai quali il comando avrebbe dovuto fornire adeguata formazione e coinvolgimento nelle decisioni riguardanti la sicurezza sul alvoro. Ciò non è avvenuto e 2 rappresentanti (su 3) hanno rassegnato le dimissioni».
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